INSEGNO AI MILANESI
COME SI MANGIA ALLA PARMIGIANA
Alessandro Barberio, 50 anni, parmigiano residente a Collecchio, ha la “missione” di far
conoscere le delizie della cucina parmigiana all’ombra della Madonnina - E lo fa con i prodotti della premiata ditta
“ducale” Fochi&Tagliavini in una bottega-ristorante in via Durini, a due passi dalla casa dove abitò il
parmigianissimo Arturo Toscanini - “Qui vanno tutti di fretta”, dice “ma cerco di educare i milanesi ai piaceri
della buona tavola” - “Quando servo i clienti mi piace spiegare le origini e i segreti dei piatti della terra dove sono cresciuto”
di ACHILLE MEZZADRI
Arturo Toscanini, il genio della bacchetta, abitò a Milano per quarant’anni in via Durini al numero 20. E al 26, poco più verso San Babila, adesso ci lavora Alessandro Barberio, 50 anni, cognome poco parmigiano, ma cresciuto ad anolini e culatello, che sotto l’insegna della premiata ditta Fochi&Tagliavini ha la missione di far conoscere ai milanesi come si mangia alla parmigiana. Alessandro insomma, all’ombra della Madonnina, insegna a chi è abituato ad andare di fretta, ad apprezzare il gusto della buona tavola, a saper distinguere tra parmigiano-reggiano e grana padano, oppure le differenze tra i quattro tipi di parmigiano, il Vacca Frisona, il Vacca Rossa, il Vacca Bruna e il Vacca Bianca, oppure ancora se è più buono un anolino con aria di montagna, ripieno di stracotto...