I FIORI DI ARMANI
DELLA DISCORDIA (SOCIAL)
Perfino le diecimila rose e le tremila orchidee che lo stilista Giorgio Armani ha donato alla Scala in occasione
dell’inaugurazione della stagione lirica hanno scatenato
gli “odiatori da tastiera” che non perdono occasione pur di mettere il naso ovunque, quasi sempre malamente o scarsamente informati - Non è compito di Armani risolvere i problemi della città (che sono tanti) e la contestazione davanti allo storico teatro era sacrosanta - Armani, semplicemente è uno stilista anche nel campo floreale,
avendo creato Armani Fiori nel 2000, una realtà che fa onore all’Italia e addobba gli eventi più prestigiosi in tutto
il mondo - Oltretutto lo stilista piacentino, è socio sostenitore della Scala e, regalando gli addobbi floreali sul palco
ha fatto un gesto di speranza, per sottolineare lo spirito della ripresa alla (quasi) normalità in tempi di pandemia -
Sono i politici seri (se ci fossero) che devono lavorare
per risolvere i problemi della gente
di ACHILLE MEZZADRI
Ho assistito, guardando la diretta tv, alla diretta della “prima” , con il verdiano Macbeth che ha inaugurato ieri sera la stagione 2021 del Teatro alla Scala. Se avessi voluto scrivere una critica all’allestimento e alla compagnia cantante (ma non è mio compito e comunque non ne sono in grado) l’avrei fatto a caldo ieri sera (a parte due righe su Facebook). Invece oggi ho notato che sullo stesso “Faccialibro” sono scoccate polemiche sullo straordinario addobbo floreale che ha abbellito, con diecimila rose in quattro nuances di arancione e tremila rami di orchidee arancioni, i 51 palchi dello storico teatro del Piermarini. Gli “odiatori da tastiera”, che non perdono occasione di dire la loro su Facebook e altri social in qualunque occasione, ma quasi sempre malamente o scarsamente informati, sostengono che questi soldi dovrebbero essere usati per obiettivi molto più nobili piuttosto che per addobbare i palchi di Vip che in alcuni casi non sono nemmeno appassionati di lirica. Se fosse che questi fiori sono stati voluti dal Comune, dalla Regione, dal Governo o dalla presidenza della Repubblica, gli “haters” avrebbero ragione. Invece i fiori sono stati, ampiamente pubblicizzati e quindi senza sotterfugi, dalla “Armani Fiori”, uno dei marchi e delle attività del grande stilista Armani, che lo creò nel 2000, lo stesso anno in cui aprì la sede di via Manzoni a Milano. Armani Fiori è un altro fiore all’occhiello...