sabato 25 febbraio 2023

Silenziamo il Conservatorio di Parma

SIAMO FORSE SU SCHERZI A PARTE?

Si parla tanto a Parma, in questi giorni, della decisione del Comune di “silenziare” il Conservatorio di musica in seguito all’esposto

di tre studi legali - “Fa troppo rumore”, sarebbe l’accusa - In realtà

la battaglia contro orchestrali e cantanti ha origini

lontane - In tempi recenti, nel 2009, fu l’ex ministro Renato Brunetta a parlare di “parassiti dei teatri lirici”

- E nel 2013 il premier Monti già lanciò l’idea di mettere

il silenziatore ai Conservatori italiani



di ACHILLE MEZZADRI

Ci risiamo, la guerra alla cultura è tornata d’attualità. Si fa un gran parlare, in questi giorni, della decisione del Comune di Parma di mettere il silenziatore al Conservatorio Arrigo Boito di Parma, vale a dire l’erede della storica Regia Scuola di Musica che ebbe tra i suoi allievi Arturo Toscanini. Chi non ha letto i giornali o seguito i telegiornali si domanderà: “e perché mai?”. La risposta l’hanno data tre studi legali della città ex ducale: “perché fa troppo rumore”. L’unica soluzione sarebbe il “Coro a bocca chiusa” della Madama Butterfly, ma come si fa? Come farebbe Toscanini imparare a dirigere un’orchestra? Come farebbero Carlo Bergonzi e Renata Tebaldi, già allievi del Conservatorio parmigiano, a prepararsi alle loro trionfali carriere? Cantando “a bocca chiusa”? Ha scritto su Facebook il famoso baritono parmigiano Luca Salsi, che ha studiato al Conservatorio Boito dal 1992 diplomandosi nel 1999: “Il Conservatorio di Parma non è un posto qualunque, non è un luogo dove si fa “rumore” e si disturba. È un luogo dove si fa MUSICA! Tra quelle mura si sono formati grandissimi musicisti e cantanti che hanno portato alto il nome della nostra cultura nel mondo e che hanno dato lustro anche alla città di Parma. Trovo vergognoso che  ...

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