martedì 15 dicembre 2020

Le interviste indimenticabili: Bruno Rossi

DA PARMA A PARMA, PASSANDO PER IL MONDO

Nell'aprile 2013 il grande giornalista parmigiano, già inviato della "Domenica del Corriere" e del "Corriere della sera", nonché già direttore della "Gazzetta di Parma", compì 80 anni e gli dedicai 15 pagine su Pramzanblog - Un articolo prezioso, perché Bruno mi parlò di tutto: della sua infanzia a Parma, della sua passione per il giornalismo, dei suoi primi passi alla "Gazzetta", di quando spiccò il volo per Milano, del trio Chierici-Rossi-Barigazzi che Aldo Curti chiamava amabilmente "i tri sjochètt", di quando fece l'orango per 40 minuti e di quando incontrò, per caso, Madre Teresa di Calcutta - Mi spiegò perfino l'origine dell"ambaradan"


Parma ha regalato al giornalismo nazionale, e non solo, decine e decine di "penne d'oro", giornalisti che hanno girato il mondo scrivendo pagine della storia contemporanea. Inviati, direttori, autori di libri che sono enttati in tutte le biblioteca. Non è questo il momento di ricordare tutti i nomi, che sono tanti, ma di ricordare una memorabile intervista che feci, nell'aprile 2013, per Pramzanblog, a Bruno Rossi, nativo di borgo del Naviglio. Da quel borgo, dopo il tradizionale e inevitabile tirocinio alle redazioni locali dell' Avvenire e del Resto del Carlino e poi alla Gazzetta di Parma, spiccò il volo per le grandi testate, così come i suoi compagni d'avventura alla cronaca della Gazzetta, Maurizio Chierici e Giuseppe Barigazzi, con i quali dall'indimenticabile Aldo Curti si vide affibbiare l'amabile appellativo di "i tri sjochètt". L'intervista del 2013 a Rossi è stata certamente una delle più belle che ho scritto e credo che sia buona cosa riproporla. Eccola.

LEGGETE L'INTERVISTA A BRUNO ROSSI

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