giovedì 7 maggio 2020

1981 Il "mago" Herrera si arrabbiò

All'inizio del 1981 destò un certo scalpore in Italia la vittoria in Argentina al "Mundialito baby", riservato agli under 14, dei bambini dell'Inter. Al ritorno in Italia ai niños fu riservata un'accoglienza trionfale da parte dell'allora presidente nerazzurro Fraizzoli, dell'amministratore delegato Sandro Mazzola, degli altri dirigenti e dei tifosi. Ma pochi giorni dopo una lettera anonima svelò che la società milanese aveva "barato". Aveva inviato in Argentina un giocatore fuori età, il quindicenne Massimo Pellegrini, spacciandolo per il quattordicenne Massimo Ottolenghi che era rimasto a casa.
Fatto sta che non si trattava di una sostituzione qualsiasi: Pellegrini infatti era un centravanti con i fiocchi e fu il migliore del torneo, segnando otto gol. Insomma, uno scandalito al Mundialito. Il mio direttore di Gente, Antonio Terzi, ebbe l'idea di farmi intervistare Helenio Herrera, il "mago" che era stato l'artefice dei trionfi nerazzurri con  Suarez, Jair, Mazzola, Facchetti, Burgnich, Boninsegna...
C'era un problema, però. Herrera, pur avendo una casa a Venezia con la moglie Fiora Gandolfi, in quel periodo viveva a Barcellona in quanto era l'allenatore dei blaugrana. Non c'era il tempo per andare in Spagna a intervistarlo perché la notizia non poteva aspettare.Allora optai per una telefonata, che però non si rivelò deludente. Herrera era semplicemente imbufalito. Arrabbiatissimo con la società che aveva incrinato l'onore della "sua" Inter, squadra alla quale era ancora legatissimo. "Una vergogna", mi disse. "Una vergogna assoluta". Durante la telefonata mi parlò di tante altre cose, del campionato spagnolo, di quello italiano, di Paolo Rossi che era ancora squalificato dopo il calcioscandalo, ma soprattutto di Giacinto Facchetti. Mi svelò infatti in quella intervista che stava cercando di convincere Giacinto a diventare il nuovo allenatore del Barcellona al posto suo. "Lo aspetto a braccia aperte", mi disse. "Tra poco verà qui con la moglie e se gli piace l'ambiente può anche fermarsi. Io credo molto in Facchetti, io son segúro che con Facchetti vicende come quelle dello scandalito non succedono".

Nessun commento:

Posta un commento