C'era un problema, però. Herrera, pur avendo una casa a Venezia con la moglie Fiora Gandolfi, in quel periodo viveva a Barcellona in quanto era l'allenatore dei blaugrana. Non c'era il tempo per andare in Spagna a intervistarlo perché la notizia non poteva aspettare.Allora optai per una telefonata, che però non si rivelò deludente. Herrera era semplicemente imbufalito. Arrabbiatissimo con la società che aveva incrinato l'onore della "sua" Inter, squadra alla quale era ancora legatissimo. "Una vergogna", mi disse. "Una vergogna assoluta". Durante la telefonata mi parlò di tante altre cose, del campionato spagnolo, di quello italiano, di Paolo Rossi che era ancora squalificato dopo il calcioscandalo, ma soprattutto di Giacinto Facchetti. Mi svelò infatti in quella intervista che stava cercando di convincere Giacinto a diventare il nuovo allenatore del Barcellona al posto suo. "Lo aspetto a braccia aperte", mi disse. "Tra poco verà qui con la moglie e se gli piace l'ambiente può anche fermarsi. Io credo molto in Facchetti, io son segúro che con Facchetti vicende come quelle dello scandalito non succedono".
I ricordi (e non solo) di oltre cinquant'anni anni di carriera di un testimone del tempo
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giovedì 7 maggio 2020
1981 Il "mago" Herrera si arrabbiò
C'era un problema, però. Herrera, pur avendo una casa a Venezia con la moglie Fiora Gandolfi, in quel periodo viveva a Barcellona in quanto era l'allenatore dei blaugrana. Non c'era il tempo per andare in Spagna a intervistarlo perché la notizia non poteva aspettare.Allora optai per una telefonata, che però non si rivelò deludente. Herrera era semplicemente imbufalito. Arrabbiatissimo con la società che aveva incrinato l'onore della "sua" Inter, squadra alla quale era ancora legatissimo. "Una vergogna", mi disse. "Una vergogna assoluta". Durante la telefonata mi parlò di tante altre cose, del campionato spagnolo, di quello italiano, di Paolo Rossi che era ancora squalificato dopo il calcioscandalo, ma soprattutto di Giacinto Facchetti. Mi svelò infatti in quella intervista che stava cercando di convincere Giacinto a diventare il nuovo allenatore del Barcellona al posto suo. "Lo aspetto a braccia aperte", mi disse. "Tra poco verà qui con la moglie e se gli piace l'ambiente può anche fermarsi. Io credo molto in Facchetti, io son segúro che con Facchetti vicende come quelle dello scandalito non succedono".
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