I ricordi (e non solo) di oltre cinquant'anni anni di carriera di un testimone del tempo
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venerdì 1 maggio 2020
Maggio 1981: a casa di Nicolò Carosio
Da bambino mi incollavo alla radio per ascoltare le sue radiocronache, a Milano abitava a due passi da casa mia e frequentavamo lo stesso bar-pasticceria, Gattullo. Poi un giorno ebbi l'occasione di intervistarlo. A casa sua. Mi fece preparare subito un caffè, dalla moglie Eugenia. Poi mi regalò la "radiocronaca" della sua vita straordinaria. Dal periodo fascista (quando lo chiamavano "pappetta nera" per il sospetto (ingiustificato) che si "pappasse" privilegi dal regime) alla defenestrazione dalla Rai, dalle sue gaffe clamorose (quando esordì in Nazionale Gigi Riva fece la cronaca sostenendo che l'ala sinistra in campo era Gigi Simoni), al "quasi gol". Dal "whiskaccio" ai lucchesi che, dopo una partita lo riempirono di botte.
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