mercoledì 6 maggio 2020

1982 Con Borg in una... sala da bridge


Nel marzo del 1982 fui inviato a Montecarlo per incontrare un grande campione del tennis, lo svedese Bjorn Borg, che dopo la cocente delusione per la sconfitta nella finale dell'US Open dell'anno precedente e il proposito di lasciare l'agonismo, aveva deciso di ritornare a giocare. Si stava preparando infatti per partecipare, proprio sui campi del "suo" Country Club, alla nuova edizione del Torneo di Montecarlo.
La lunga chiacchierata avvenne nella sala da bridge del Country Club, club frequentato dai principi di Monaco e da centinaia di Vip dell'élite internazionale. Lo trovai in buona forma, pronto per il grande rientro e nessuno dei due poteva immaginare (ma forse lui sì) che il rientro non sarebbe stato fortunatissimo, perchè infatti fu sconfitto ai quarti di finale  da Yannick Noah.  Parlammo di tutto, ma in particolare cercai di fagli dire (senza fortuna) che cosa stava accadendo a sua moglie, la tennista romena Mariana Simonescu, che non si vedeva da mesi a Montecarlo. Circolavano voci secondo le quali Mariana era ammalata e che era tornata a Bucarest per curarsi. Ma Borg smentì. "Mariana ha avuto qualche problemino ma adesso sta bene", mi spiegò "e presto tornerà qui, accanto a me". Quasi certamente non mi disse la verità. L'anno dopo, infatti, la coppia scoppiò e arrivò il divorzio. Borg in seguito si sposò due volte: la seconda con Loredana Bertè e la terza con l'attuale moglie, Patricia Östfeldt.

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