
Conoscevo già Don Backy quando lo intervistai in occasione della sua commedia musicale "Marco Polo". Il solito Aldo Caponi, toscanaccio senza peli sulla lingua, che mi rilasciò un'intervista-sfogo davanti a un piatto di spaghetti (e offrì lui). Fu polemico con i giornalisti, con i suoi colleghi, con il mondo discografico. Disse che era pieno di cialtroni, che era un mondo falso e anche corrotto. Mi parlò dei suoi esordi, di Mario Riva che lo aiutò, dell'amicizia spezzata con Adriano Celentano. "Finì per una squallida storia di soldi", mi disse.
Nessun commento:
Posta un commento